Donatella Mendolicchio
Traducttrice
Editrice
Donatella Mendolicchio

Donatella Mendolicchio è arrivata nel 1978 in Francia dopo aver vissuto gli anni caldi della contestazione nella sua città d'origine, Torino.

Donatella è nata per insegnare ! Entrambi i genitori erano maestri e la sua prima classe, l'ha avuta a soli sette anni, con un unico studente, il povero fratellino Remo, il quale non aveva altra scelta se non quella d'istruirsi ! Le cattive lingue dicono che fosse una maestra severa, un'accusa che la diretta interessata rifiuta categoricamente. Il risultato fu che un giorno, a sorpresa generale dei genitori, lo scolaretto si mise a sillabare le parole scritte sui cartelloni per la strada.

Ma come ! Hai imparato a leggere ?

Troppo tardi ! Il male era fatto !

Fin da ragazza nutriva il progetto d'insegnare e l'amore per le lingue straniere. Fu quindi naturale che diventasse prof. d'italiano coniugando i propri gusti con la gioia di spartire la propria italianità.

Siccome con Donatella le passioni non mancano, il cinema è entrato nella sua vita, prima come un semplice centro d'interesse, per diventare poi strumento didattico e infine un impegno professionale. Donatella anima infatti la programmazione di Cinélangues per l'italiano e collabora con alcuni distributori del cinema italiano in Francia alfine di diffondere quello sguardo originale che i cineasti italiani continuano a portare sul nostro tempo.

Frattanto la poesia si faceva strada nel suo universo intimo, poi entrava dichiaratamente nella sua vita...su di un tappeto persiano. È così che la sua prima traduzione dal francese in italiano è la raccolta di poesie di Reza Hiwa.

Dire che Donatella è una delle ambasciatrici non ufficiali della cultura italiana in Francia non è esagerato.

Da anni scrive poesie come i bambini fanno un disegno, per puro piacere. I bambini poi, perdono il disegno e Donatella semina le sue poesie nei libri che legge. Un'abitudine che ha reso difficile il compito di riunirle in vista di farne una raccolta. Chiedete un po' a Reza Hiwa, ne sa qualcosa...